Donne nella storia

BLOODY MARY

Chi non conosce il celebre cocktail “Bloody Mary”, fatto con il succo di pomodoro rosso vivo unito alla vodka e una goccia di tabasco?

In molti lo avranno bevuto, pero’ non tutti forse sanno che il famoso coctktail si ispira Maria I Tudor, detta appunto Bloody Mary, ossia Maria la sanguinaria!

Ma perchè a Lady Mary venne attribuito questo macabro soprannome?

Andiamo con ordine…

Maria nacque il 18 febbraio 1516, figlia di Enrico VIII d’ Inghilterra e Caterina d’Aragona.

Lady Mary fu educata come una regina e nulla faceva presagire cosa sarebbe accaduto alla sua vita con l’entrata a corte di Anna Bolena.

Come noto, infatti, Enrico VIII perse la testa per la cortigiana Anna e poichè quest’ ultima non gli si concedeva se non per matriomonio, il sovrano nel 1527 iniziò a modificare i suoi rapporti con la moglie che non gli aveva dato eredi maschi nonchè con la figlia Maria appena undicenne.

Enrico VIII fece di tutto per ottenere il divorzio tramite dispensa papale, ma aveva contro di sé il pontefice e gli spagnoli di Carlo V, nipote di Caterina.

Pur di sposare Anna Bolena il re, nel gennaio del 1533, decise di unirsi a lei segretamente.

Quattro mesi dopo l’arcivescovo di Canterbury dichiarò nullo il matrimonio e subito dopo Enrico VIII venne scomunicato dal papa.

Nel frattempo, però, il re aveva allontanato dalla corte la moglie Caterina e da allora Maria non la rivide più né poté comunicare con lei.

Dopo neanche un anno nacque Elisabetta, la figlia della Bolena. Da quel momento i rapporti fra Maria e il padre si diradarono sempre più e a diciassette Lady Mary dovette affrontare l’umiliazione più grande: le vennero tolti tutti i titoli, compreso quello di principessa di Galles diventando da fatto una figlia illegittima, costretta dal padre a essere una dama di compagnia dell’infanta reale.

Mary tutto avrebbe potuto sopportare ma non una vergogna del genere e in un affronto o
con il padre quest’ultimo le si avventò contro allontanandola definitivamente dalla sua vita.

Con l’Atto di Supremazia del 1534 Enrico VIII firmava la scissione della Chiesa anglicana da Roma e con l’Atto di successione spostava la linea dinastica ai discendenti di Anna Bolena.

L’offesa era insostenibile e l’ostilità di Maria si accrebbe quando nel 1536 morì la madre. Per non parlare della reazione di rabbia che ebbe quando la corona incamerò tutti i beni ecclesiastici.

Per lei si trattava di una vera e propria
profanazione.

Questo suo accanimento religioso cresceva con il passare del tempo né diminuì quando Anna Bolena fu giustiziata dal padre, né quando questi, prima di morire nel 1544, la designò come erede dopo il fratellastro Edoardo VI, il figlio della terza moglie di Enrico, che successe al padre per soli sei anni.

Aveva dieci anni quando fu incoronato e il suo tentativo di escludere la cattolica dal trono era, evidentemente, opera dei suoi consiglieri protestanti. Fatto è che alla sua morte nel 1553, dopo una parentesi di nove giorni in cui Lady Jane Grey tentò di prendere il potere, Maria I Tudor si proclamò regina d’Inghilterra. Aveva trentasette anni.

Pur iniziando il suo governo con uno spirito di tolleranza perdonando molti suoi oppositori, il suo principale obiettivo restava la restaurazione del cattolicesimo – che le valse altresì il titolo di Maria la Cattolicae – e avendo necessità immediata di un erede cattolico, scelse come futuro sposo lo spagnolo Filippo, figlio di Carlo V.

La cosa non piacque molto agli inglesi né ci fu verso di convincerla a desistere dalla decisione che, come era prevedibile, surriscaldò gli animi protestanti e istigò complotti e ribellioni di massa contro la regina.

La sua reazione fu violenta. Mandò alla forca un centinaio di congiurati.

Quello che odiava maggiormente era il fatto che i suoi nemici volessero al suo posto Elisabetta la bastarda, la figlia di Anna Bolena.

Nel 1554, subito dopo il matrimonio, la sovrana approvò degli atti contro l’eresia e iniziò una politica di repressione così dura che le valse il titolo di Maria la sanguinaria.

Oltre a essere odiato dagli inglesi, Filippo finì persino per imbarcarsi in una guerra disastrosa contro la Francia che fece perdere nel 1558 Calais all’Inghilterra. Il popolo era ormai inferocito e Maria, logorata dai nervi, e convinta di essere incinta, finì per ammalarsi di tumore.

Si spense il 17 novembre del 1558.

Cinque anni dopo John Foxe pubblicava Il libro dei martiri, una stampa illustrata sugli orrori del regno di Bloody Mary.

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